Casa famiglia per anziani: un nuovo stile di vita

Generalmente si sente parlare di case famiglia per minori, ragazze madri e disabili, ma esistono anche case famiglia per anziani. La casa famiglia per anziani di solito è un progetto che nasce e viene gestito da privati o da cooperative che operano nel sociale.

In virtù del forte aumento della popolazione anziana, e la parallela poca disponibilità assistenziale delle famiglie, stanno sorgendo molte realtà di questo genere. L’invecchiamento complessivo della popolazione è un dato oggettivo, e gli anziani, sempre più numerosi, necessitano di luoghi in cui ci si possa prendere cura di loro.

La casa famiglia è una valida alternativa alla classica casa di riposo, soprattutto per gli anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, che in questa tipologia di residenza, non vedono completamente stravolte le loro abitudini, subendo meno l’impatto del cambio di ambiente.

Casa famiglia per anziani: Un nuovo stile di vita

Casa famiglia per anziani: un nuovo stile di vita

All’interno della casa famiglia, i nonni potranno trovare accoglienza in un’atmosfera familiare. Grazie alla collaborazione con il servizio socio-sanitario, la casa famiglia possiede oss che forniscono assistenza agli anziani, curandone i bisogni e garantendo sostegno nei momenti di fragilità. Allo stesso tempo però, in un villaggio per anziani autosufficienti, questi hanno la possibilità di mantenere intatta la loro vita relazionale e godere di molti passatempi, ad esempio con l’animazione per anziani.

Le persone anziane, in questi alloggi, hanno quindi tutta l’assistenza sanitaria necessaria: oltre ai servizi alla persona essenziali per soddisfare i bisogni primari, le residenze per anziani autosufficienti hanno programmi di fisioterapia, si occupano dell’igiene personale, possiedono un servizio di lavanderia, e molti altri.
Lo stile di vita sarà nuovo, ma fino ad un certo punto, perché all’anziano verrà garantita continuità con la sua vita precedente.

Gli alloggi protetti per anziani, come la nostra struttura a Broni in provincia di Pavia, sono realtà che offrono delle camere complete di bagno e cucinotto, in cui la persona può continuare a gestire in maniera autonoma la sua vita, ma al contempo è inserito in un contesto di assistenza primaria continua.

L’inserimento di un genitore in una casa di accoglienza per anziani: un processo difficile ma necessario

Molti figli sperimentano sensi di colpa quando non possono garantire assistenza al padre o alla madre, e temono che scegliere una casa di riposo per anziani autosufficienti o strutture per anziani non autosufficienti equivalga ad abbandonarli. Tuttavia non è così, anzi, spesso l’inserimento del genitore in una residenza per anziani è la migliore scelta possibile, proprio per l’anziano stesso, che a volte sperimenta più solitudine e frustrazione in un ambiente familiare obbligato a fornirgli assistenza.

Una casa di cura per anziani fornisce un importante supporto per l’accudimento dei genitori anziani, non solo a livello sanitario, ma anche umano.

É importante comprendere che la fragilità dell’anziano in genere è legata all’età o a delle patologie specifiche, e pur con tutto l’amore per i propri genitori, è impossibile sostituire i servizi di una casa di riposo o di una casa di cura per anziani. É bene anche ricordare che si può accedere a queste strutture, come ospite, e visitare in totale libertà il proprio genitore.

Casa famiglia per anziani: Un nuovo stile di vita

Come è organizzata una casa famiglia per anziani autosufficienti

Le comunità alloggio per anziani sono solitamente organizzate in appartamenti protetti per anziani autosufficienti, con camere doppie o singole. La casa per anziani garantisce il mantenimento di un certo livello di privacy, e questo è in genere un elemento molto apprezzato dai residenti, che non vedono stravolte le loro abitudini, e dunque si integrano più velocemente e meglio.

La nostra residenza per esempio è un ambiente familiare e confortevole per vivere la terza età, in cui viene promossa anche la socializzazione fra gli ospiti residenti, le loro famiglie, e il personale.
I ricoveri per anziani (e le case famiglia non fanno eccezione) sono dotate di personale qualificato che viene incontro alle esigenze personali di ciascun ospite, 24 ore su 24.

Ogni camera è fornita di un campanello di emergenza vicino al letto, col quale l’anziano può chiamare immediatamente lo staff.

Come convincere l’anziano genitore ad andare in una casa famiglia

Alcuni anziani sono da subito molto entusiasti all’idea di inserirsi in una casa famiglia, altri invece sono molto ostili. Questa tipologia di persone ha spesso una concezione errata delle comunità alloggio, e tende a paragonarle a strutture ospedaliere, di cui, ovviamente, sente di non aver bisogno.

Gli anziani adatti al trasferimento in case famiglia sono persone lucide e normalmente hanno ancora piena coscienza di sè. Per tale ragione non è possibile obbligarli, perché hanno pieno diritto di rifiutarsi (e inoltre si tratta di un comportamento eticamente discutibile).

É molto importante invece riuscire a far comprendere all’anziano che una casa famiglia non è un ospedale, ma un luogo in cui poter vivere serenamente e fare nuove amicizie, e dove il personale altamente qualificato provvede alla sua sicurezza.

Si deve parlare all’anziano dei benefici reciproci di una soluzione simile, il più rilevante dei quali è la tranquillità di entrambi: i figli sono più felici e rilassati sapendo che i genitori sono in un ambiente protetto, e gli anziani sono più sereni sapendo che intorno a loro ci sono persone qualificate per prendersene cura e allo stesso tempo possono mantenere un certo senso di autonomia.

Le residenze per anziani, oltretutto, sono molto cambiate negli ultimi anni, se all’inizio erano luoghi destinati soltanto alla cura dell’anziano, al giorno d’oggi sono diventate anche punti di incontro e socializzazione.
Per convincere un genitore riluttante, bisogna avere un dialogo aperto in cui gli si offre la possibilità di esporre tutti i dubbi, e dare delle risposte concrete e soddisfacenti.
In alternativa è possibile anche far visitare preventivamente la struttura all’anziano, che in questo modo potrà rendersi conto di come è fatta e come si vive all’interno.

Come capire se l’anziano ha bisogno di essere inserito in una casa famiglia

Aldilà della concreta impossibilità per i figli di occuparsi dell’anziano genitore al meglio, per via degli impegni lavorativi o perché non si sentono abbastanza qualificati per farlo, ci sono dei segnali particolari, i quali indicano che l’anziano dovrebbe essere inserito in una residenza assistita.

Il primo in assoluto è un parziale deterioramento delle condizioni fisiche e psichiche, e in particolare l’assenza di una vita sociale.

Non avere più alcun contatto con altre persone ad eccezione dei figli, incide profondamente sulla salute dell’anziano, sebbene spesso questo sia un fattore trascurato. La casa famiglia risolve brillantemente il problema, favorendo l’aggregazione, e quindi, indirettamente, una maggiore attività mentale e relazionale.

Avvenuto il trasferimento, è fondamentale che l’ospite conservi i rapporti con i propri cari, i quali, specie nel delicato periodo di transizione, devono far sentire all’anziano la loro vicinanza, chiamandolo e andando spesso a trovarlo. Anche se sembra una cosa da poco, una telefonata al giorno può giovare moltissimo all’umore del genitore.

Casa famiglia per anziani: Un nuovo stile di vita

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